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Parliamo di... #9

  • Writer X Writer
  • 20 giu 2016
  • Tempo di lettura: 6 min

Ecco. Lei.


Se dicessi che sapevo chi fosse, che ascoltavo le sue canzoni, o che solo sapessi della sua esistenza sarebbe nient'altro che una bufala, una menzogna, in altre parole.


No, non avevo mai visto il suo volto e, probabilmente, mai ascoltato solo di sfuggita una delle sue canzoni. E allora perché voglio parlarne?

Solo un paio di giorni fa sentii per la prima volta il suo nome, lo stesso che veniva accostato a un fatto di cronaca nera, dove v'erano un assassino e una vittima, in primo piano.

Chi si trova all'interno della foto qui a fianco è la vittima, la stessa alla quale dedico questo mio post: Christina Grimmie.


Fino a circa due o tre giorni fa, prima che apprendessi questa notizia, prima che ascoltassi un paio di sue canzoni, ancor prima che constatassi che tipo di persona, a livello umano, fosse, ero indeciso se parlare su questo post di Whitley o di Raymond Radiguet, due personaggi diversi, che hanno influito nella mia vita in maniera differente. Eppure, nonostante tutto, avrò tempo e modo di parlare di loro, ma di lei, in tutti i suoi aspetti, no. Dedicarle un post oggi penso sia cosa buona e giusta.


Christina Victoria Grimmie nacque il 12 Marzo del 1994 a Marlton, negli States, da una famiglia di origini italiane e rumene. Lì frequentò le scuole per diversi anni, per poi trasferirsi, temporaneamente, insieme alla famiglia, a Los Angeles.

Quando ancora era piccola, il padre, Albert, vide del talento in lei e nel suo canto; anche per questo motivo, dall'età di dieci anni, ella iniziò a prendere lezioni di pianoforte, nonostante poi dirà di "andare a orecchio" nel comporre la musica.

Il suo talento, così come quello di molti altri musicisti e cantanti, raggiunse il pubblico grazie alla piattaforma YouTube, ove, come primo video, caricò una cover personale di una canzone di Hannah Montana, per poi proseguire caricando altre cover che avranno grande successo tra il pubblico giovanile. Tra le più importanti, di certo, "Party in the U.S.A." di Miley Cyrus, e la collaborazione con Sam Tsui, nel 2010, per la rivisitazione del singolo "Just a Dream".

Nel 2013, con circa due milioni di iscritti, fu tra gli artisti musicali con più iscrizioni sul "Tubo". Grazie a questo, e a un concorso indetto dalla stessa piattaforma, nel quale si classificò al secondo posto, alle spalle di Selena Gomez e davanti a Rihanna, Nicki Minaj e Bieber la sua popolarità aumentò. Saranno proprio i genitori della Gomez a diventar i suoi managers.


Nel 2011 partecipò al concerto di beneficenza UNICEF, diventando la seconda voce per i "Selena Gomez & The Scene", contribuendo anche al concorso Digitour indetto a favore degli artisti di YouTube. Nello stesso anno apparve nella classifica "Billboard top 50", nonché aprì le esibizioni di Selena Gomez & The Scene, Allstar Weekend e dei Jonas Brothers durante "il concerto della speranza".

Il suo primo EP (extended play, un album, sostanzialmente), venne pubblicato lo stesso anno, grazie all'aiuto del padre della Gomez. Si intola "Find Me" e contiene 8 tracce, una delle quali, Advice, venne distribuita dapprima su Radio Disney, per poi esser condivisa pubblicamente sul "Tubo" il mese successivo (Luglio).

Durante gli "American Music Awards" del 2011 si esibì sempre con la band della Gomez.


Nel 2012, per dar una svolta alla sua carriera si trasferì stabilmente a Los Angeles. L'anno successivo, nel 2013 uscì il suo secondo album "With Love", che presentò per aprire l'esibizione del gruppo della Gomez allo Star Dance Tour e che pubblicherà il 6 agosto successivo.


Nel 2014 fu una partecipante alla sesta edizione di "The Voice", attraverso la quale, dopo aver scelto Adam Levine come proprio insegnante, nonostante l'apprezzamento di tutti i giudici (non so se si dice così, ma va bene lo stesso), si classificherà al terzo posto.


L'anno successivo, dopo aver annunciato la risoluzione dell proprio contratto con la Island Records, firmato l'anno precedente, rivelò d'esser impegnata a lavorar al nuovo album, che sarebbe uscito a fine 2015. Nei mesi successivi pubblicò altri tre singoli, prima di portar alla luce il suo secondo EP indipendente il 21 febbraio 2016, dal titolo "Side A", contenente 4 tracce. Questo fu l'ultimo da lei pubblicato, nonostante avesse deciso di voler pubblicare un seguito, che si sarebbe chiamato, probabilmente, "Side B".


Quel che voglio far ora è tracciare una linea, ben lunga, in un certo senso, di parole, che possa descriver quel che le è accaduto, quello che l'ha strappata al mondo in maniera inconcepibile, a un'età troppo giovane e per via di un movente folle e ancora incerto.

Non so se ne sarò all'altezza, perché pensare a quel che le è successo mette profonda malinconia, eppure, in questo pazzo e folle mondo, nonostante tali tragedie siano all'ordine del giorno, e le si dovrebbe digerire più semplicemente, io, in questo caso, non riesco a sorvolare.


Il 10 Giugno Christina Grimmie, come da suo personale annuncio, si sarebbe esibita in un concerto in Orlando, Florida, presso il Plaza Live Theather. In quel video invitava, nella maniera più solare possibile, i suoi fans ad andare ad ascoltarla. E, a tutti gli effetti, questo accadde, quindi ella si esibì insieme ai Before You Exit. Quella sera ci furono molte persone, molti giovani, lì, a rimirar quel palco e a ripetere ad alta voce le parole delle sue canzoni, come a ogni concerto che si rispetti.

Il drammatico incidente avvenne solamente più tardi, mentre la stessa era intenta a firmar autografi, giusto alla fine di quell'esibizione. Chi la uccise fu un ventisettenne avvicinatosi a quel luogo munito di un due pistole e un grosso coltello da caccia.

Kevin James Loibl, questo il nome del giovane assassino, che le sparò dai tre ai cinque colpi, colpendola alla testa e all'addome, e che poi si sarebbe tolto la vita, sempre per mezzo di quell'arma da fuoco, seguentemente l'esser stato braccato dal fratello della Grimmie.

Christina venne trasportata d'urgenza all'ospedale più vicino, l'Orlando Regional Medical Center, in cui venne confermata la sua morte alle 2.51 a.m. dell'11 Giugno.


Diversi i probabili moventi di quell'omicidio. C'è chi dice che Loibl avesse voluto ucciderla per una ragione di fede religiosa, infatti, lo stesso uomo aveva, nel proprio pc, diverse e-mail d'odio verso i cristiani, religione in cui la la Grimmie credeva profondamente. L'ipotesi più gettonata (passatemi il termine), è un'altra, ben più sconcertante, che tutti definiscono come "un amore non corrisposto".

Secondo le persone vicine al killer, colleghi di lavoro e famigliari, Loibl, da quando la vide a The Voice, diventò ossessionato dalla ragazza, cercando di migliorare il suo aspetto fisico, sottoponendosi a un intervento di laser agli occhi, a uno di autotrapianto di capelli, sposando poi la dieta vegana, per apparire fisicamente più attraente agli occhi della giovane. Quindi le varie frasi, solite, frequenti e rivelate a ogni suo collega, tutte riferite al fatto che "egli avrebbe fatto di Christina sua moglie".

Nonostante tutto, nonostante questi insoliti pensieri, la goccia che fece traboccare quel suo vaso colmo di follia arrivò insieme alla notizia riferita proprio alla giovane e al fatto che questa potesse aver un ragazzo, Stephen Rezza, suo produttore. Come Loibl disse ai propri colleghi, questa news aveva scatenato in lui una forte ira. Probabilmente la stessa che lo portò a compiere quel delitto. Quel che è ancora più plausibile è che i due non si conoscessero, e che lei non sapesse nemmeno della sua esistenza.


Questa è stata Christina, persona solare, coinvolgente e influente, morta per mano d'un uomo che, di certo, non conosceva né il valore della vita altrui, né il proprio.

Come disse più volte, e come scrisse anche nella sua biografia su YouTube, nonché come si possa intuire dal suo nickname che utilizzò nella pattaforma sociale, ovvero zeldaxlove64, ella aveva una folle ossessione per Zelda, soprattutto per Ocarina of Time, un titolo famoso della serie, "il migliore" a sua discrezione, "sebbene ve ne fossero molti altri". Una follia ben più pura, anzi, purissima, a dispetto di quella che coltivava il suo assassino.


Come ho già detto, non conoscevo affatto né lei, né le sue canzoni, eppure, forse per una strana ragione, pensavo e ancora penso che dedicar lei questo post sia stata una delle cose più giuste che potessi fare in suo onore.


"Riposa in pace" o "Rest in peace" sarebbe la solità formalità, troppo semplice e scontata, che tutti dicono quando non sanno usar parole, e che odio profondamente.

Dunque, che tu possa avere un futuro luminoso e che il tuo talento rimanga impresso nel mondo della musica, così come il tuo carattere e il tuo nome possano rimanere nei cuori dei tuoi cari e dei tuo affezionati. Per sempre.

A te.


Qui sotto vi lascio un video di una sua performance, in modo da chiarirvi, almeno per un attimo, le idee, su chi lei era.

WXW

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