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Di più su The Kupicker

 

Dato che ho pubblicato un mio lavoro e l'ho messo anche qui, sul sito web, è giusto che io dica qualcosa in merito.

Partendo dal principio, iniziai a scrivere questo libro che ancora non avevo portato a termine le scuole superiori. Per dirla tutta questo libro, o storia, chiamatela come vi pare, nacque effettivamente come progetto scolastico personale. Ma voglio spiegarmi meglio.

Era circa maggio, una sera d'un giorno di metà maggio. Frequentavo la quinta e di lì a poco ci sarebbero stati gli esami finali, quella che si chiama maturità.

A scuola ho sempre fatto relativamente pena, sin dalle elementari non ho mai eccelso per brillantezza, intelligenza e cose simili. Ho sempre vissuto nella mediocrità. Alle superiori la storia non era cambiata, studiavo poco, anche se a pensarci in questo istante, per la tipologia di istituto che ho frequentato, dire poco forse è a sua volta riduttivo. Diciamo che studiavo quanto bastava.

E se vi aspettate la solita storia, dove chi ve la racconta narra delle sue fantastiche gesta scolastiche non in termini di studio, bensì quelli strettamente riferiti alle proprie capacità, allora rimarrete delusi. Esatto, una delle materie in cui andavo peggio era proprio l'italiano, disciplina che ora sfrutto senza ritegno e della quale mi spaccio per uno che sa utilizzarla bene (eresia?).

Non mi ricordo più di una sufficienza su anno scolastico nei temi d'italiano, e questo sin dalla vita che ho vissuto precedentemente... No, però anche nel dettato alle elementari rasentavo l'abisso dei peggiori. Per quanto riguarda i temi non voglio dir chissà che, se non che la mia media era tra il quattro e il cinque, non di più (questo forse è stato condizionato da un mio attacco diretto alla professoressa che accusai senza riguardi d'aver dei preferiti; ecco lì forse mi sono rovinato da solo, ma tanto prendevo già cinque e la situazione non sarebbe stata poi tanto diversa; se tornassi indietro lo rifarei).

Tornando al libro, quand'ero in quinta le cose cambiarono, e non so il perché. Non ebbi grossi problemi di studio, il che fu paradossale e la mia media in italiano si alzò a un cinque fisso. Quindi venne maggio (intorno alla metà del mese come già dicevo) quando, intento a produrre la tesina, mi dissi: "Ma sì! Perché non provare a mettermi d'impegno e iniziare a esercitarmi sulla scrittura quel tanto che basta per prendere una sufficienza (10/15) all'esame?" Così lo feci: iniziai a scrivere la storia del libro. Partì tutto senza ragione e senza metodo, ma mi piaceva. Poi quel che si susseguì fu strano, presi 13/15 all'esame e la scuola finì decisamente bene. E forse è proprio grazie a questo risultato che alla fine di tutto, presi l'iniziativa e scrissi fino in fondo quel libro: The Kupicker. Lo finii circa il 14 maggio autopubblicandolo, ma poi apportai correzioni di punteggiatura e altre piccole specifiche tecniche ultimandolo in maniera effettiva qualche mese più tardi. In un anno scrissi 400 pagine, non male per il mio primo libro.

Ma effettivamente di cosa parla The Kupicker? E cosa significa?

Partendo dalla seconda questione, che tutti mi pongono, voglio specificare che non esiste una traduzione. È semplicemente il nome di una sorta di organizzazione all'interno del libro. E qui apro il discorso in cui spiegherò brevemente in cosa consiste...

The Kupicker è un po' la nascita effettiva dei miei sogni di quand'ero ancora un giovane ragazzino (non che adesso sia vecchio, ma di certo non sono più un giovincello), ed è sostanzialmente una storia che definirei comune, perché di racconti simili ce ne sono, ma questo è un po' diverso. Lì dentro c'è quasi tutto me stesso, quel che ho vissuto è presente in qualche scena, così anche come i miei sogni futuri, che sono strettamente legati a quel che è effettivamente possibile e non ai superpoteri o cose simili.

Questo è un libro di fantascienza, con sfumature del fantasy, del distopico e di altri vari stili.

Il protagonista, James, è un ragazzo di 18 anni, che vive in America con il suo fratellino Matt. All'inizio del nuovo anno scolastico uno strano nuovo ragazzo arriva nella sua classe, ma le cose, sin dal primo istante assumono un qualcosa di strano. Quel che accade all'inizio è l'arrivo di un essere dal nulla, che se la vedrà proprio con il nuovo arrivato. Da qui in poi inizieranno moltissime peripezie che riguarderanno non solo loro due, ma diversi altri ragazzi come loro da protagonisti. Si scontreranno contro forze sconosciute, ma non così tanto come essi stessi pensavano. 

E niente. The Kupicker è il primo libro di una trilogia. Attualmente sto lavorando al sequel, dal titolo "The Kupicker - Un vero nemico" che dovrebbe uscire, o meglio, dovrei finire entro la fine di quest'anno.

Penso di aver spiegato a sufficienza, e di aver parlato molto del mio primo lavoro. Sul sito che si apre, dove lo potete acquistare tramite il pulsante azzurro sotto l'immagine di copertina nella home, potrete facilmente trovare una sorta di anteprima, dove saranno presenti le prime pagine del libro.

Grazie, spero ci darete un'occhiata.

 

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