Fury
- Writer X Writer
- 10 giu 2016
- Tempo di lettura: 4 min

Fury è uno di quei film che non volevo andare a vedere al cinema perché non mi convinceva. In particolar modo Brad Pitt non mi è mai andato a genio, e forse questo fu il motivo principale. E' stato anche un di quei film dei quali mi sono ricreduto non solo dopo averlo visto, ma anche nel mentre. Già dalle prime battute, nonostante la presenza di un attore i cui film da lui interpretati non li ho mai apprezzati, capii che aveva tutto per poter esser un bel film, e, di fatto, così è stato.
Il cast di attori, d'altra parte, era promettente. Partendo da Brad Pitt, v'erano anche altre figure di spicco, come Logan Lerman e Shia LaBeouf, due personaggi di certo di buona importanza.
Trattandosi di un film di guerra, come molti altri che ne stanno uscendo di questi tempi, aveva un gran peso sulle spalle in termini di aspettative, ma sicuramente non ha deluso.
Il film inizia nel bel mezzo della guerra, tralasciando la parte caratteristica di film di questo genere, ovvero la calma prima della tempesta.
Aprile 1945: le forze americane stanno entrando sempre più nel cuore della Germania nazista. Protagonista della vicenda è "il sergente di stato maggiore" soprannominato Wardaddy (Brad Pitt), insieme a lui altri suoi compagni: il cannoniere Boyd Swan , detto "Bibbia" per via della sua credenza religiosa (Shia LaBeouf), il pilota del carro armato Trini Garcia, detto "Gordo" (Michael Peña), e il caricatore Grady Travis (Jon Bernthal).
Questi uomini, a capo di un proprio carro armato (fury), proprio come altre decine, avanzando nel cuore di una guerra che sarebbe presto terminata, perdono, sin dalle prime battute del film, un compagno, che non viene fatto vedere, ma a cui si fa spesso riferimento.
In sostituzione del deceduto, viene assegnato al sergente un giovane ragazzino, di professione dattilografo, che di fatto non aveva mai ricevuto un addestramento e che, tantomeno, aveva mai ucciso qualcuno. Costui è Norman Ellison (Logan Lerman), che si vedrà costretto a far gavetta sin dagli inizi, ripulendo il mezzo anche del sangue e dei resti del suo predecessore, nonché di tutto il fango presente nell'abitacolo.
Incontrando dei primi ragazzini tedeschi muniti di lanciagranate, Norman, che oltre ad aver il compito di sparare, avrebbe dovuto dar indicazioni sulla posizione nemica, ma, non intercettandoli, questi riescono nell'intento di far saltar in aria lo Sherman conduttore.
Da qui il sergente si infurierà e sgriderà il povero giovane, che sarà poi costretto a forza, più tardi, a uccidere un prigioniero tedesco, premendo il grilletto di un revolver, contro ogni sua volontà. Da questa esperienza, educativa secondo Wardaddy, scioccante secondo il giovane, proprio quest'ultimo prenderà coraggio, e inizierà a sparare a dei tedeschi colti in un villaggio.
Proprio qui, forti del legame stabilito, il sergente e Norman esplorano insieme una casa, trovando due tedesche, Emma e sua cugina (potrebbe essere il titolo di un film italiano), che, più giovane, si affeziona in breve tempo a Norman, così come il contrario, tanto a spinger i due ad avere un rapporto sessuale. I due uomini, con le due donne, intenti a consumare insieme un pasto in tutta serenità, si ritrovano l'equipaggio addosso, che, sentitosi tradito dall'esclusione da parte del sergente, nonché dalla sua benevolenza verso cittadini nemici, fanno di tutto per infastidir i loro piani. Nonostante la tensione aumenti, d'improvviso Collier è costretto ad andarsene per prendere ordini, così come gli altri, tra i quali Norman. Nel mentre delle preparazioni per ripartire, un attacco esplosivo distrugge molte case, tra le quali quelle delle due ragazze, che ne rimangono uccise. Norman, disperato, cerca di accorrere verso le macerie per salvare la sua innamorata (si dice così? boh), ma trova Grady che lo trascina via a forza sgridandolo e ricordandogli che quella è la guerra.
Ripartendo per il punto appena prestabilito tra i vari sergenti dei quattro carrarmati, costoro si trovano a dover affrontare un Panzer mimetico nemico. Lo stesso che distrugge tre dei quattro Sherman, tranne Fury, appunto (coincidenze? no, è un film, anche se forse è tratto da una storia vera). Nonostante ciò, dopo aver distrutto il panzer, Fury procede, e raggiunge il crocevia, incontrando, qui, una mina terrestre che distrugge un cingolo e bloccando, di fatto, il veicolo.
Tuttavia, nei dintorni, oltre a un edificio abbandonato, regna solamente il silenzio più totale.
Nel mentre cercano di riparare il cingolo, il sergente manda Norman su un'altura a controllare qualche possibile arrivo nemico, cosa che accade. Sono circa un qualche centinaio i tedeschi nazisti che di lì a poco sarebbero arrivati.
Dopo aver avuto una mezza idea di fuggire, su iniziativa del sergente lo squadrone rimane all'interno del veicolo, simulando dei gravi danni proprio a quest'ultimo. Dopo un breve inventario e l'aver brindato con del Whisky, non appena la colonna nemica sopraggiunge ignara della sopresa, i cinque tendono un agguato, causando moltissimi morti. Lo scontro continua per molto tempo, e le munizioni, divenute sempre meno, non riescono a uccidere completamente il nemico.
Il primo a morire dell'equipaggio è Grady, per mano di una granata; il secondo è Gordo, che, nel tentativo di salvare la vita a Norman, viene ucciso dalla sua stessa bomba a mano facendo scudo con il proprio corpo (ferito precedentemente mentre cercava di lanciarla).
I tre rimasti, vedendo la situazione aggravarsi, nonché le munizioni finire, escono dal carro per rifornirsi. Rientrando, Bibbia muore per via di un colpo alla testa ricevuto nel tentativo di aiutare il sergente. Lo stesso che viene ferito mentre scarica all'impazzata numerosi colpi per mezzo di una Browning M2. Ricadendo nel carro armato, ordina a Norman di uscire di lì è stendersi sul terriccio posto sotto il veicolo e aspettare in silenzio la fine di quello scontro che sarebbe avvenuto proprio con la morte di Wardaddy. La stessa che avviene per via di alcune bombe a mano lanciate nell'abitacolo del veicolo.
Norman, eseguendo le istruzioni del suo deceduto superiore, si rifugia nella fossa provocata dall'esplosione della mina terrestre che aveva precedentemente danneggiato il veicolo. Visto da un giovane militone che lo risparmia provando pietà, verrà portato in salvo il mattino seguente da un soldato alleato. Lo scenario si chiude con il ragazzo, seduto su un'ambulanza, che rimira Fury distrutto allontanarsi da lui.
Questo era, anzi è, Fury. Film da vedere, sicuramente, anche a discrezione del fatto che lo abbia appena raccontato nel dettaglio.
Buona visione, nel caso.
WXW
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