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UEFA Euro 2016 - l'Europeo che verrà

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  • 8 giu 2016
  • Tempo di lettura: 4 min

E' stato un anno di record e gioie, di favole e conferme.

E' stato un anno ricco di rimpianti e dispiaceri, per molti, e per altri di sorprese e felicità.

E' stato l'anno della favola Leicester City, passato senza preavvisi da fanalino di coda a primo della classe, vincendo il campionato inglese, per mezzo di un coraggio, di una grinta e di un sacrificio unici, da insegnare alle scuole calcio, ai bambini che sognano di far dello sport che amano la loro vita.

E' stato l'anno della solita egemonia spagnola in Europa, incontrastata e schiacciante da ogni punto di vista, ove tutte le altre squadre hanno dovuto inchinarsi e plaudire il Siviglia, da una parte, e il Real Madrid, dall'altra. Entrambe conferme, seppur in due competizioni diverse, d'aver un gruppo di calciatori d'alto livello. Così come l'altra squadra di Madrid, l'Atletico, guidato da Simeone, che ancora una volta ha portato i suoi sino in finale di Champions, per poi perdere contro i galacticos ai rigori, uscendone, comunque, a testa altissima.

E' stato l'anno della solita Juventus, che ha vinto nel migliore dei modi, nonostante un inizio difficile, confermando d'esser gradini sopra tutte le altre; l'anno del disastro rossonero, fuori da ogni competizione europea futura per almeno un altro anno; l'anno di una sorta di rivincita nerazzura, che finalmente è riuscita a tornar in Europa, seppur non nella massima competizione.

Infine è stato l'anno di Higuain, attaccante del Napoli, nonché eroe, conosciuto a tutti come Pipita che quest'anno ha infranto tutti i record possibili. Terminando con uno score di 36 reti in 35 partite è diventato l'attaccante di sempre più prolifico in Serie A, distruggendo il record di Gunnar Nordhal della stagione 1949/50 di 35, e vincendo, ovviamente, la classifica marcatori.


Sarà l'anno degli Europei 2016, che si terranno in Francia dal 10 Giugno al 10 Luglio, dove, senza dubbio, ci saranno molte sorprese.

Dopo quelli in Polonia del 2012, la Francia farà da protagonista come nazione ospitante. La stessa ancora nell'occhio del ciclone dopo gli attentati di Parigi per mano di terroristi e uomini crudeli, ma questa è un'altra storia.

10 stadi, 24 partecipanti, 6 gironi, 18 arbitri e relativi assistenti e migliaia di telespettatori, d'ogni nazione, lingua e cultura, tutti a tifare per la propria squadra, i propri colori, i propri eroi: questo sarà quello che ci attenderà.


La Spagna, di Del Bosque, sarà sicuramente una delle favorite per la vittoria finale, un po' per la sua fama, un po' per il suo gioco, e un po' per l'aver trionfato l'edizione precedente, nonostante tutto, nonostante la pessima figura dei mondiali 2014 in Brasile, e nonostante non abbia più i calciatori dello stesso livello degli anni precedenti.


La Germania, allenata da Joachim Löw, è un'altra delle papabili vincitrici di questo trofeo dall'importanza non trascurabile, con i suoi superlativi fuoriclasse, come Mario Götze, Mesut Özil e Manuel Neuer, che non sbagliano quasi mai un colpo, e che hanno asfaltato chiunque al Mondiale 2014, soprattutto il Brasile, squadra ospitante, rifilando loro ben sette goal.

Poi ancora la Francia, di Didier Deschamps (scusate il gioco di parole), squadra composta da calciatori giovani e stellari, come Paul Pogba, Antoine Griezmann, Raphaël Varane, solo per citarne alcuni, e per nulla sfavorita, anzi, tra le migliori, sia come gioco che come costanza in termini di risultati.


Quindi l'Inghilterra, di Roy Hodgson, che, nonostante la figuraccia ai Mondiali in quel del Brasile, è pronta per rialzare la testa, come dimostrato nella vittoria contro la corazzata tedesca, in amichevole, di recente. Composta da calciatori affermati, come Rooney, Hart, Milner, e da giovani talentuosi, come Rashford, Alli, Kane, nonché da un certo Vardy, vicecapocannoniere in Premier League e condottiero della cavalcata delle Foxes alla vittoria finale, nonostante non sia più giovane, è arrivato, si spera, per loro tutti, il tanto atteso momento della ribalta.


Infine l'Italia, gli azzurri, i rappresentanti della nostra nazione, guidati da Antonio Conte, già destinato ad abbandonare la Nazionale dopo questo torneo per accasarsi al Chelsea, e posti in seconda fascia, nonostante tutto, nonostante l'ottimo risultato agli Europei polacchi, con un secondo posto, alle spalle della Spagna. Composta da calciatori di un livello discutibile in confronto al passato, sicuramente meno capaci e dotati di un tasso tecnico inferiore, cercherà di andare più in là possibile, superando le critiche provenienti da tutti, anche dall'estero. Insigne, Zaza, Pellè, per l'attacco, De Rossi, Candreva e Thiago Motta, per il centrocampo, Bonucci, Chiellini e Barzagli, per la difesa e Buffon, l'immortale, per difendere la porta: sono questi, senza dubbio, gli uomini che avranno il compito di caricarsi la squadra sulle spalle, per cercar di far bella figura. Tra i calciatori mancanti, spiccano sicuramente i migliori, "quelli di qualità", che avrebbero, di certo, dato un grosso contributo, come Verratti, erede di Pirlo, Marchisio, centrocampista duttile e d'esperienza infinita, ma infortunati, e quindi tralasciati dalla lista per questo motivo. Bonaventura, Jorginho, Saponara e Vázquez fra tutti, i calciatori esclusi dall'allenatore italiano, per scelta tecnica, che hanno destato tanto scalpore tra i tifosi, urlando alla follia, e come biasimarli?


Le rivali degli azzurri saranno Belgio, Svezia e Irlanda. I primi, di una qualità immensa, nemmeno paragonabile a quella italiana, con giocatori del calibro di De Bruyne, Hazard, Nainggolan, Mertens, Courtois, di caratura fantastica e internazionale. I secondi, gli svedesi, che hanno un certo Zlatan Ibrahimović, le cui parole per descriverlo sono ormai finite, sicuramente uno fra i calciatori più forti al mondo. E gli irlandesi, sicuramente squadra con meno qualità del girone, ma non per questo da sottovalutare.

Queste le avversarie e gli ostacoli da superare: difficili, immensi e da non prendere sottogamba, atti a proiettarci, nel migliore dei casi, a passare alla fase a eliminazione diretta, contro le più grandi.


UEFA Euro 2016 sarà un evento bellissimo, con calcio spettacolare, conferme e sorprese, che, come ogni volta, darà il là alla carriera di giovani talentuosi e farà gioire e piangere popolazioni intere, unite calcisticamente per almeno un mese.


Questo sarà l'Europeo che verrà, e che chiuderà questa fantastica stagione calcistica. Sperando in un'Italia all'altezza, ovviamente.


WXW

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