Pan: una strana, insolita e interessante alternativa alla convenzionale storia
- Writer X Writer
- 11 mag 2016
- Tempo di lettura: 4 min

Ormai recensisco solo film.
Una vera realtà che definirei triste se non facessi altro, ma visto che ho ripreso a scrivere in maniera costante, recensire film è la cosa che mi riesce più facile e richiede meno impegno. E poi l'ho visto ieri.
"Pan, viaggio nell'isola che non c'è" è un film del 2015 con protagonisti... Anzi, come protagonista Hugh Jackman... No dai, che ha per protagonisti: Hugh Jackman, Levi Miller, Rooney Mara e Garret Hedlund.
Il film parte con la premessa d'esser "liberamente ispirato" alla vera storia di Peter Pan, che tutti conoscono e adorano, ma che, ormai ha un po' rotto il... No, niente, andiamo avanti.
Dicevo, questo film, che prende spunto dalla storia del personaggio di Peter Pan, mantiene alcuni aspetti fedeli ritrovabili anche negli altri film, ma la maggior parte della storia è diversa, che quasi si potrebbe definire una parodia, se non fosse... più emozionante della storia originale. Ma questa è una mia opinione e non posso farci niente.
La differenza sostanziale, che fa anche più scalpore, è che il nemico, l'antagonista, che è Barbanera, mentre Hook, il Capitan Uncino, è l'amico di Peter Pan oltre che a non esser affatto un capitano. Tutto stravolto, dunque. E poi tra i protagonisti c'è anche una parte femminile, che di certo non rovina il film... anche se la gente non la pensa in questo modo. E poi ci si domanda davvero perché il mondo vada in rovina.
Ergo, il film inizia con una madre che abbandona il proprio neonato davanti a un orfanotrofio appendendogli un ciondolo al collo e lasciando nella culla una lettera.
La scena si sposta a dodici anni dopo, nel bel mezzo della guerra mondiale, dove due ragazzini, cercando di eludere la severità della badessa, indagano su misteriose scomparse di alcuni orfani, per arrivare a scoprire, sulla loro pelle, che le badanti dell'istituto sono in combutta con dei pirati che, in cambio di ricchezze, rubano dal tetto del dormitorio i giovani ragazzini. Quindi Peter, il protagonista, dopo aver scoperto la lettera di sua madre in una parte segreta dell'ufficio della crudele badessa, nella quale dice lui che si sarebbero rivisti, viene rapito e finisce su un vascello volante che lo porta sull'isola che non c'è.
Qui i pirati (dal fare alquanto comico) conducono tutti gli orfani (tranne l'amico di Peter, soprannominato Pennino, che è riuscito a scappare dal vascello e rimanere all'orfanotrofio) in una grande miniera dove migliaia di schiavi di Barbanera sono in cerca dei pixo (frammenti di polvere di fata), di appartenenza a delle fate sterminate proprio dal pirata antagonista.
Barbanera (Hugh Jackman) si presenta cantando insieme a tutti gli altri nella miniera una canzone dei Nirvana: smells like teen spirits. Una delle cose più nonsense della storia, ma, a mio avviso, anche una delle scene più belle che abbia mai visto. Dico davvero.
Peter, dunque, va a scavare, incontrando anche Uncino (Garrett Hedlund), che si presenta come un giovane uomo dai risvolti comici e per nulla crudeli. Conosce anche Spugna, signore svitato che ha il compito di sorvegliare i minatori.
Quando Peter trova un frammento di fata, e un suo collega glielo ruba spacciandolo per suo, egli reagisce e finisce per l'esser portato da Barbanera e giustiziato. Punizione che richiede la caduta di sotto dal vascello posto a un altezza incredibile. Quando il capo dei pirati lo getta di sotto, Peter si salva volando, senza volerlo. Quindi Barbanera lo prende in custodia rivelandogli l'esistenza di nativi del luogo e di una profezia che questi custodiscono e che vuole che un giovane eroe con la capacità di Peter lo sconfiggesse e, con lui, anche i pirati.
Peter viene segregato in cella, qui ritrova Uncino, che lo aiuta a scappare insieme a Spugna. I tre tramite un vascello si schiantano nel bosco facendo la conoscenza dei famosi Nativi, e di Giglio Tigrato (Rooney Mara)... ragazza nativa del posto comandante dei guerrieri della tribù (o qualcosa del genere). Questi li portano al villaggio dove, dopo una serie di combattimenti inutili, scoprono la natura di Peter tramite il ciondolo donatogli da sua madre. Si capisce che Peter è figlio di un un principe delle fate e di una madre che combatteva per difenderle, e che era schiava di Barbanera. Lo stesso che poi la uccise.
Egli è il ragazzo della profezia, e per tanto anche Barbanera vuole ritrovarlo, in modo tale da scoprire dove sia situato il regno delle fate, ancora esistente, popolato da alcune superstiti di queste e pieno zeppo dei pixo.
Quando Barbanera fa irruzione al villaggio, solo Peter, Uncino e la ragazza si salvano, dall'agguato. Quindi i tre scappano nella foresta tramite un fiume popolato da coccodrilli e sirene. Quest'ultime (Cara Delevingne) salvano il predestinato dall'attacco di uno di quei rettili.
Trovata una barca volante, Uncino e Peter, vogliosi di scappare dall'isola, decidono di ripararla.
L'unico a fuggire però è Uncino, mentre Peter decide di rimanere insieme a Giglio Tigrato per combattere contro Barbanera, così da seguire le orme dei genitori.
I due entrano nel regno delle fate, ma, seguiti dal re dei pirati, vengono catturati. Antagonisti e protagonisti accedono a questo fantomatico e leggendario luogo (per mezzo del ciondolo rivelatosi essere una chiave), a tutti gli effetti abitato da minuscole fate e colmo dei pixo, con lo scopo di raggiungere il nido fatato.
Qui interviene Uncino, tornato a salvarli con il vascello. Peter riesce a scappare, ma la ragazza, non riuscendoci, inizia uno scontro con Barbanera alquanto duraturo e avvincente. Proprio quando Barbanera sembra averla vinta, Uncino cade nel baratro, ma, Peter, volando per sua volontà, riesce nell'intento di salvarlo.
Stessa cosa accade sulla barca dei pirati, che si vedono sconfitti dal giovane e dalle fate, mentre Giglio Tigrato viene portata in salvo. Barbanera, giusto un istante prima di raggiungere il nido, cade nel baratro con la nave distrutta dall'orda composta da piccole fate. Poco prima di andarsene, Peter vede le sembianze di sua madre, figura composta sempre dalle minuscole fate, che gli parla dolcemente.
La storia finisce poco dopo, quando il giovane eroe torna da Pennino, il suo amico, all'orfanotrofio, per portarlo sull'isola che non c'è, ripulita dai pirati, insieme agli altri orfani.
Anche Uncino, per via di Giglio Tigrato, opta per rimanere a vivere sull'isola insieme agli altri.
Ho trovato questo film alquanto strano ma anche bello e avvincente, reso gradevole anche da una sottile comicità, che a me piacerebbe trovare in qualunque film... Più o meno.
Devo mettere a tutti i costi la scena della presentazione di Barbanera, non posso non farlo. Date una medaglia a chi l'ha pensata.
WXW
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