My Hero Academia
- Writer X Writer
- 9 mag 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Ho aspettato un po' di tempo prima di dir la mia su questo "nuovo" manga, perché volevo a tutti gli effetti vedere come si sarebbe evoluto con il passare del tempo e perché, appena seppi della messa in onda dell'anime derivato da esso, volevo constatare la qualità che quest'ultimo avrebbe avuto.
Parto con il dire che non sono un appassionato lettore di manga, anzi, non ne ho praticamente mai letti in tutta la mia vita, ma questo, perché era agli inizi, decisi di provare a leggerlo. E mi piacque... Ma poi abbandonai per una serie di motivi, tra cui quello che la lettura "al contrario" mi risultava scomoda e inconsueta (non giudicatemi).
Dalla fine di Naruto (il manga, perché l'anime non vogliono proprio farlo terminare), circolavano voci che volevano My Hero Academia come suo erede a tutti gli effetti: per stile, per narrazione e per contenuti (vignetta sotto). Oltre che al target giovanile verso cui sarebbe stato indicato. Fu proprio per questo motivo che iniziai a leggerlo, partendo con l'idea che il genere non si sarebbe poi discostato molto, ed effettivamente così è stato, anche se non parla di ninja e del mondo che ruota attorno a essi...

E di cosa parla My Hero Academia?
Ebbene, questo manga shōnen, un po' come Naruto, ma generalmente quasi tutti gli altri del genere, vede protagonista un giovane ragazzino di nome Izuku Midoriya, timido, impacciato, insicuro, solitario, che sta alla larga dalle attenzioni principali, ma che come tutti coltiva un sogno. In questo caso quello di diventare l'eroe più forte di tutti i tempi (mentre in Naruto quello di diventare Hokage, e in One Piece di divenire il Re dei Pirati). Il manga inizia in questo modo, spiegando a grandi linee l'universo in cui è ambientato e quel che circonda il protagonista, ovvero un mondo di supereroi. Ma non come quelli della Marvel, direi un po' più... semplici. Perché in questa storia praticamente tutti gli esseri umani, o quasi, sono nati con i superpoteri. Tranne il protagonista, definito come un nerd, che studia ogni tipo di supereroe, e avendo come spunto principale quello più famoso e forte su tutti gli altri: All Might. Lo stesso che incontrerà per puro caso e che gli salverà la vita, nonché gli insegnerà come avere una possibilità di diventare un eroe senza aver un'unicità (che ormai in pochissimi non hanno). Quindi inizia l'allenamento cui il ragazzo si sottoporrà sotto gli occhi dell'eroe per poi acquisire il potere speciale che gli permetterà di entrare nel liceo più rinomato.
Questa è la premessa del manga che rispetta i temi trattati dai suoi predecessori, senza cedere di fronte a inutili giri di parole che potrebbero rallentarne la trama e renderla noiosa. Cosa che un po' è rivedibile nell'anime di Naruto dove i produttori si divertono a prendere per i fondelli i propri telespettatori producendo puntate che non c'entrano nulla con la storia principale e che sono totalmente inutili (i cosiddetti filler), grazie...
Sono inizialmente state programmati solo tredici episodi per quanto riguarda l'anime, ma potenzialmente potrebbero venirne prodotte altre (si spera), così da seguire da vicino le orme di un manga che è in costante produzione da circa un anno e mezzo.
Personalmente trovo My Hero Academia un prodotto ottimo, con delle grandi potenzialità, che mantengono le premesse che lo vedono un "probabile erede" di Naruto, nonché di One Piece (anche se quest'ultimo è ancora in produzione e la fine non si vede ancora), e che lo proiettano a un futuro luminoso, previ possibili ostacoli (come è successo in Hunter X Hunter).
Seguo e seguirò l'anime per ogni episodio, che non è iniziato da molto (5 episodi) ed è disponibile ogni lunedì sera sottotitolato in italiano su VVVVID.
Per quanto riguarda il manga... credo che non lo continuerò per la serie di motivi che mi hanno fatto smettere di seguirlo.
Consiglio My Hero Academia a tutti gli appassionati del genere, e perchè no, anche a quelli che non lo conoscono, e che potrebbero apprezzare. Dopotutto Dragon Ball ha le stesse origini, e lasciar in disparte i classici cartoni animati per un istante potrebbe essere cosa buona e giusta.
WXW
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