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Leicester City: "Go Foxes!" La favola più bella

  • Writer X Writer
  • 3 mag 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Ieri sera è stata scritta la storia più fantastica. La favola più bella del calcio, ma anche dello sport in generale.

Chi ne sa poco di questa disciplina, o nulla, non saprà nemmeno cos'è la Premier League, e tantomeno quel che è a tutti gli effetti accaduto ieri. Ebbene, la scorsa serata sono state versate decine e decine di migliaia di lacrime in quel di Leicester, città che lo sport, e il calcio, per quanto riguarda la squadra che la rappresenta, l'ha da sempre vissuta in un modo differente. In 132 anni di storia ben pochi trofei sono giunti in società, e questi erano perlopiù inerenti alla seconda divisione.

Ma ieri tutto è cambiato, il muro delle grandi squadre, delle più importanti e potenti del calcio europeo e mondiale ha dovuto cedere il passo, almeno per un anno, a una favola che all'inizio aveva il solo obiettivo di non retrocedere e rimanere a combattere tra le grandi, per poter aver l'onore di giocare contro i grandi campioni.

Manchester City, United, Chelsea, Arsenal, Liverpool, Tottenham: queste sono le squadre che da anni e anni non fanno altro che lottare tra loro per assicurarsi il dominio nazionale in un paese in cui il calcio è come la vita, dove è vissuto in maniera totalmente differente dall'Italia. E per capire questo basta solo guardare uno stadio pieno, ordinato, che magari canta "You'll never walk alone"...

"Go foxes!" è la frase più pronunciata in quel di Leicester, ma non solo. La cavalcata di questo brutto anatroccolo non ha solo fatto sognare i cittadini della città inglese, ma anche i tifosi di tutto il mondo, che da circa metà campionato, accortisi di quel che la squadra delle "volpi" stava facendo, ha iniziato a tifare e unirsi a calciatori che solo l'anno scorso militavano nella serie cadetta, tra le squadre che sognano da un vita di poter calpestare il prato perfetto di stadi di fama planetaria, e di sentirsi piccoli di fronte allo spettacolo dei cori dell'Anfield, del White Art Lane, e di poter vedere i fantasmi di calciatori marziani la cui casa è stata per anni e anni l'Old Trafford, oppure il City of Manchester Stadium (Etihad), a seconda del colore del tuo sangue appartenente all'una o l'altra squadra della città di Manchester.

Ora l'albo d'oro segna un nome nuovo: Leicester City. Squadra composta da calciatori che fino allo scorso anno vivevano un po' nell'ombra, giocando nella seconda serie e vedendo le squadre più forti dal proprio televisore di casa, sperando, nel peggiore dei casi, di poterle affrontare in una partita di coppa, oppure di incontrarle in un'amichevole estiva. Insignificante per tutti, ma non per loro.

Jamie Vardy, Riyad Mahrez, Danny Drinkwater, N'Golo Kanté, Christian Fuchs, Kasper Schmeichel... sono solo alcuni dei nomi dei calciatori protagonisti della vittoria ampiamente meritata del campionato più spettacolare del mondo. Il primo di essi, Vardy, sconosciuto a tutti lo scorso anno, che lavorava in fabbrica oltre che a fare il calciatore, è l'emblema, il punto focale dell'impresa. In meno di un anno si è conquistato non solo un campionato, ma anche la Nazionale inglese, e la partecipazione in Champions League dell'anno prossimo, dove lì, per davvero, ci saranno solo le migliori squadre d'Europa, del calibro del Barcellona, del Real Madrid, o del Bayern Monaco e del PSG, oltre alle connazionali. Una piccola squadra tra le grandi d'Europa, un piccolo miracolo tra i giganti.

E infine Claudio Ranieri, al suo primo campionato vinto da allenatore. Lui, coach d'esperienza mondiale, che ha allenato grandissime squadre, ed è passato per Juventus, Inter, Chelsea, Valencia, Atletico Madrid, Monaco... dove ha vinto poco, ma ha ricevuto grande affetto, è forse l'eroe più grande della squadra. Nessun acquisto altisonante, nessuna uscita fuori luogo, solo umiltà, lavoro e impegno. Ha saputo valorizzare calciatori qualunque e farli diventare dei fuoriclasse a tutti gli effetti. Che da quest'estate faranno gola a molti.

Claudio Ranieri, dunque, eroe in quel di Leicester, genio del calcio e idolo italiano, sotto ogni punto di vista.

E poi ancora Leicester City, squadra di apparenti piccoli uomini, dal poco valore (in termini monetari, fino a quest'anno), dal grande cuore e dall'infinita passione per uno sport che ormai in molti vedono da un punto di vista sbagliato. Che hanno fatto la storia e che non valgono ugualmente più di una favola. Una delle favole più belle... La migliore che ci sia.


Siamo tutti vostri tifosi, e vostri fratelli. "Go Foxes!"


WXW


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